5
commenti

giovedì 30 ottobre 2008

Ieri sera

ero in treno, tornavo a casa più abbattuta che mai (ultimamente rincasare è un peso per me... chissà perchè...). A un certo punto stacco gli occhi dal compito che sto scrivendo, guardo fuori dal finestrino e vedo qualcosa di strano, un qualcosa che non ha niente a che vedere con i binari, né coi sassi sotto i binari... E' qualcosa di un colore diverso, che non ha niente a che vedere con quello che gli sta intorno... Perdindirindina! ERA NEVE!!!!! No cioè, immaginatevi la mia sourprise nel vedere la neve a OTTOBRE a sole due stazioni dalla mia fermata... Che goduria gente. Un po' meno stamani, che faceva un freddo cane mentre camminavo verso la fermata del bus, il vento mi aveva fatto congelare le orecchie, mi facevano cosi' male che avevo addirittura l'impressione di avere l'otite. E con questo ho detto tutto. Urge l'acquisto di un cappellino.
Comunque, per quanto riguarda quel compito sono riuscita a finirlo (alle undici e mezza) e a presentarlo in classe stamani. L'unico intoppo era il fatto che avrei dovuto anche consegnare una copia stampata, cosa che non avevo, ma la professoressa è stata cosi' simpatica da permettermi di stamparlo alla fine della lezione nella sala dei professori. La stessa professoressa è stata poi cosi' indulgente da permettermi di consegnarle domani una ricerca lessicale che sarebbe stata da fare per la settimana scorsa. Inutile dire che non l'ho nemmeno cominciata e che per domani devo fare anche un'altro compito sul petrarchismo e sull'influenza che ha avuto l'opera di Petrarca nella letteratura francese. Inutile dire anche che compiti del genere mi fanno sentire orgogliosa delle mie origini ^^
Per quanto riguarda la ricerca della casa, la ragazza che stava nell'appartamento che ero andata a vedere è stata sfrattata e si ritrova nella merda come me. Ovviamente, se non trova niente da sola, le ho già proposto di cercare insieme, anche se è vero che trovare posto per uno è più facile... Ma non si sa mai. Quindi la ricerca continua, ma non avanza. Mi sa che quando tornero' in qua domenica prossima mi toccherà per davvero andare in un ostello o in una pensioncina... Sta cosa mi fa pensare al libro di Balzac "Le père Goriot" che ho appena letto. Chi conosce la storia, sa di cosa parlo.
Quindi, tanto per farla breve, negli ultimi tre giorni ho passato più tempo in biblioteca che a cercare casa, ma i miei genitori stanno smuovendo tutte le loro conoscenze (in questo mondo e nell'altro) per trovarmi un alloggio anche temporaneo, giusto magari per darmi un po' più di tempo per trovare casa. A proposito della pazza, invece, ha cercato di farmi litigare ben due volte in meno di dodici ore: la prima volta non le ho nemmeno risposto e mi sono chiusa in bagno, mi aveva fatto girare cosi' tanto le palle che piangevo sotto la doccia... La seconda volta la mattina dopo, perchè non mi ero lavata la faccia. Mi ha aspettata fuori dalla porta del bagno per dirmelo. Quella donna è davvero malata...
Ah già... quasi dimenticavo... a volte il treno che prendo ha due piani, e ieri sera, mentre scendevo dal secondo per uscire, manca poco ruzzolo le scale. Non mi resta che cadere in aereo, poi tutti gli altri mezzi di trasporto (e non) li ho già fatti tutti...
6
commenti

lunedì 27 ottobre 2008

?

Tutto il riassunto di quello che sto passando, di quello che sto provando, di quello che sto cercando, è racchiuso in un unico ed enorme
?
Se penso all'università le domande spontanee che penso subito sono: l'avro' scelta giusta? L'avro' scelta troppo complicata? L'avro' scelta troppo lontata? La finiro' mai?
Se penso all'alloggio mi chiedo: lo trovero' mai? E se non lo trovo, abbandonero' temporaneamente l'università? Devo trascurare le lezioni per cercarlo?
Se penso al mio futuro mi domando: sono sicura di voler diventare giornalista? Potrebbe esserci qualcosa che mi interessa di più? Dovrei guardarmi attorno o focalizzarmi sul giornalismo?
E ancora: Devo cercare un lavoretto per guadagnare qualcosa durante il soggiorno a Parigi? Non sarebbe più semplice frequantare l'università in Italia? Possibile che mi voglio sempre complicare la vita?
Ci sono certi momenti, durante la giornata, in cui penso "basta, torno in italia e ci resto. sono troppo stanca". E vi giuro che a volte la tentazione è davvero forte. Pero' poi penso che perderei solo il mio tempo abbandonando l'università per un anno (o definitivamente) solo perchè non ho casa, e non per l'università di per sé... Che situazione snervante... E l'abbandono a volte mi sembra davvero l'unica via d'uscita...
7
commenti

sabato 25 ottobre 2008

Allora

Ieri sono andata a vedere quell'appartamento, e devo dire che mi piace davvero tanto, sia come quartiere (Metro a dieci passi, libreria accanto, starbucks dietro l'angolo, mcdonald davanti a starbucks...), e mi piace tanto pure l'appartamento. La ragazza con cui (eventualmente) dovrei dividere la stanza è molto simpatica, quindi non penso ci sarebbero problemi per andare d'accordo. L'unico problema, è che è stata contattata da sette ragazze per quella stanza, e quindi ho ben sei rivali. Mannaggia. Speriamo bene, io ho cercato di fare buona impressione, poi dipenderà tutto da lei. Al massimo mercoledi' sapro' se sono stata prescelta... Sperem!
Io intanto, oggi son venuta in città, giusto per non stare tutto il giorno a casa con la pazza. Ho una barcata di compiti da fare per la prossima settimana, in più devo cercare casa, imparare a memoria l'alfabeto fonetico, organizzarmi per la partenza ormai imminente, e eventualmente traslocare. Settimana carica? Nooooooo... protrebbe capitarmi di peggio...
Prima di uscire di casa, invece, ho dovuto buttare via la mia sfogliatina di mele, che avevo preparato con amore ormai quattro giorni fa. Io ne ho mangiata un quarto, i miei "coinquilini" nemmeno l'hanno toccata. Son cazzi loro, non sanno cosa si sono persi :P
9
commenti

mercoledì 22 ottobre 2008

Sto per scoppiare

Sono sull'orlo di una crisi di nervi, mi ritrovo a dover trovare casa antreo il 31 ottobre, non so a chi chiedere di aiutarmi con le valige, non so dove andare, non ci capisco più nulla, per di più per domani dovrei rendere un compito ma non l'ho fatto perchè serve un dizionario del francese antico che io ovviamente non ho, quindi mi sa che saltero' la lezione e basta. Domani passero' tutta la giornata in biblioteca a lavorare su un lavoro che devo rpesentare giovedi' prossimo in classe, per di più dovrei anche trovare il tempo di respirare...
Ora sto cercando casa, in mezzora ho inviato almeno 12 mail. Ecceccacchio qualcuno mi risponderà prima o poi!!!
ADDENDUM: allora, a lezione stamani non ci sono andata... La biblioteca è chiusa per una qualche manifestazione... Quindi mi sono buttata anima e corpo nella ricerca di casa e... Domani devo andare a visitare un appartamento, una ragazza italiana cerca una coinquilina. Incrociate le dita per me domani a partire dalle 10:30!!!
13
commenti

giovedì 16 ottobre 2008

K1030

K1030 è il codice del corso dal quale anche questa settimana ho rubato questa interessantissima domanda (alla quale dovro' rispondere sotto forma di elaborato che poi verrà corretto e che mi varrà forse qualche punto in più sulla media) e che io vi rigiro:
Se voi doveste scrivere, quale(i) scrittore(i) imitereste? Perchè?
Vi spiego, in classe discutiamo dell'utilità/inutilità del leggere gli autori antichi (per esempio Omero) per "imparare a scrivere". Secondo un'interessante tesi di (mi sembra) Virgilio, ognuno di noi dovrebbe leggere più autori antichi che puo', per poterne assimilare i punti forti e riuscire quindi a scrivere meglio. Quindi, siete pregati di rispondere dato che sono una gran ficcanaso, e le risposte del tipo "io voglio essere originale, non copio nessuno" non valgono, perchè non si tratta di copia/incolla, ma di un'assimilazione di lessici particolari, stili di descrizioni, o caratterizzazioni di personaggi che vi hanno particolarmente appassionato leggendo un certo autore. Ah, ovviamente potete scegliere tra tutti gli autori che vi sono piaciuti, non solo quelli antichi ;)
Per quanto mi riguarda, io ci penso su ancora un po', e quando potro' rispondero' (avro' pur sempre un voto sulla mia risposta, quindi urge un'attenta meditazione). Ora vi lascio, vado da Gilbert Jeunes, la più grande libreria di Parigi a basso costo dove comprero' la Moleskine e un romanzo arturiano a scelta... che mi consigliate voi? Lancillotto, Tristano, o la ricerca del Graal?


P.S. l'ispirazione sembra tornare a singhiozzi... ieri ho buttato giù 2 pagine scritte a mano su modifiche da apportare alla trama del mio ibrido... mi sa che dovro' di nuovo ricominciare da capo... XD ah, e ovviamente la caccia all'appartamento continua ^^

P.P.S. giusto per annunciarvi che anche a Parigi mi sono fatta riconoscere: ieri ha piovuto per tutto il giorno, tante goccioline minuscole scese dal cielo per dodici ore di fila hanno fatto si che io abbia rischiato di ruzzolare le scale per entrare nella metro. E anche qui, mi sono presentata... Comunque, a pranzo avevo invitato a mangiare una ragazza del mio corso (anche lei sempre sola come me) e siamo andate da Starbuks a cioccolatarci.
Ma ieri mattina la ciliegina sulla torta ancor prima di avere la torta: ho incrociato C mentre usciva dall'università, e io entravo ovviamente. Abbiamo chiacchierato un pochino davanti all'entrata... eheheh... Poi avevo lezione quindi...

4
commenti

lunedì 13 ottobre 2008

Sorvoliamo

Sorvoliamo sul fatto che sabato ho preso parte all'ennesima litigata con l'arpia, ma con stavolta l'aggiunta del marito che la spalleggiava. Sorvoliamo sul fatto che ho pianto due ore di fila perchè mi accsavano di cose non vere. Sorvoliamo il fatto che avevo due occhi che sembravano due enormi pomodori (sia per la forma che per il colore). Sorvoliamo sul fatto cheda allora mi girano le palle ininterrottamente... e passiamo ad altro.
Sabato sera sono uscita con Orange, una simpatica ragazza italiana che abita a Parigi da un anno e mezzo. Avevamo deciso di incontrarci alle 19:30 alla fermata della metro che si chiama Edgar Quinet, ma il destino ultimamente non mi è molto amico, e ha fatto si' che i treni per andare a Parigi fossero tutti "dirottati" verso una stazione a nord di Parigi per "lavori in corso". Sono arrivata con appena un'oretta di ritardo... Comunque, Orange è una ragazza simpatica davvero, e parlando (mentre camminavamo per cercare una creperie con due posti liberi) mi sono resa conto che abbiamo molti punti in comune :) Comunque, Orange, non appena leggi che ho trovato casa, ricordami di quella torta che ti devo!
Al ritorno mi sono un po' sconvolta... Sia perchè una ragazza è stata derubata in metro e l'ho vista correre dietro a due bambini gridando "al ladro! al ladro", poi arrivata alla stazione ho trovato due bande che litigavano, li ho sorpassati e poi sono saliti sul mio treno (uno teneva la mano destra dietro la schiena, che teneva non oso immaginare cosa...). Arrivata alla stazione vicino casa, mi son fatta tutta la strada a piedi. 40 minuti buoni di marcia spedita perchè avevo paura. A metà strada mi ferma un magrebino, aveva una valigia e una mano la teneva in tasca... Io nella tasca del cappotto c'avevo il cellulare, l'ho aperto e ho composto il 911... non si sa mai... Insomma, alla fine voleva sapere se a quell'ora di notte (mezzanotte e mezza) conoscevo un posto dove vendono le sigarette... Roba da matti... Per fortuna sono arrivata a casa sana e salva...
La domenica l'ho passata da sola a casa tutto il giorno. Ovviamente mi avevano di nuovo nascosto il cavo di internet, e dopo che sono usciti volevo andare a comprarlo nuovo, ma il supermercato era chiuso.
Tutto sommato la domenica l'ho passata a guardare la tv e a riposarmi. Stamani invece avevo lezione, quindi mi sono dovuta fiondare in facoltà. Pure stamani, come ogno lunedi' che si rispetti, c'era il belloccione con cui ho lezione il lunedi'. Figuriamoci che solo ieri mi sono resa conto di non sapere come si chiama, e quindi gliel'ho chiesto. Come al solito avrete solo l'iniziale: C. Poi come al solito, ci siamo messi accanto a sedere e alla fine ci siamo salutati dato che ci incrociamo diverse volte durante la settimana (io che esco dalla metro, lui che entra; lui che va in facoltà, io che esco). Poi oggi ho pure scoperto che come me, lui vorrebbe diventare scrittore... Per eventuali sviluppi, vi tengo informati ;)
ntanto me ne vado all'air france a posticipare il rientro a firenze... Ma prima passo da Starbucks, anche se è nella diezione opposta non me ne frega... Ho un bisogno urgente di caffeina XD
8
commenti

venerdì 10 ottobre 2008

eheheheheh

Dato he la settimana scorsa sono arrivaa in ritardo alla lezione di storia di' libro, stamani mi son svegliaa co i' diaccio che m'entrava nell'ossa, non c'era nemmeno da dire che mi poteo mette' sotto i' sole, perchè come ai solito era ancora notte quando sono usciha di hasa... Comunque, i' bello dell'arrivare in faholtà hon un'ora d'anticipo, è che posso andare da Starbucks a pigliammi un cappuccino con tutta la halma di' mondo. Per riscaldammi il pancino, non i' cuoricino... A quello provvedo telefonando alla mamma ^^
Per ripagammi di un cosi' brutto risveglio, sono andaha ai' centro commerciale vicino alla faholtà. Risultaho: mi sono alleggerita di una huarantina d'euri, e ne riesco hon una bella magliettina di Zara e un golfino di cottrone di Pimkie. Comunque, esco ora da una lezione di storia letteraria, e aspetto un'ora emmezza per pote' andare a metodologia col professore più belloccio che ci sia. No Thirrin, è sposato :P

P.S. in italiano correggiuto stavolta: la mamma mi ha dato il via per cercare una coabitazione. La fine della dittatura si avvicina!!!
5
commenti

giovedì 9 ottobre 2008

Da stamani...

Allora, tanto per cominciare vorrei precisare che stamani mi sono svegliata alle 5.20, il che è notevole, dato che fosse per me mi sarei svegliata a mezzogiorno oggi... Comunque, alle 5.50 ero già per strada, camminavo per andare alla fermata dell'autobus che mi avrebbe portata alla stazione. Che diaccio la mattina a quell'ora, non ve lo immaginate! Il treno per fortuna è stato puntuale, e dopo aver passato altri 15 minuti buoni in metro sono arrivata all'università. Vi dico solo che c'erano ancora le stelle in cielo quando sono entrata...
Comunque, il bello dello svegliarsi cosi' presto è che puoi pappare croissant appena sfornati, ancora calduccini all'interno per la modica cifra di 1€. Ho fatto una gran cavolata pero' prendendo un caffè corto a base di vero espresso al distributore automatico. Uno schifo! Mai più! Dopo la lezione di società, letteratura e cultura al medio evo (dalle 8 alle 10... non vi dico le catene di sbadigli che facevano il tour della classe!) a base di Graal stamani, sono andata a fare due passi, dato che il cyber dove sono ora apre sempre con almeno mezzora di ritardo. Cammina camina ho deciso di cercare McDonald, ma indovinate un po' cos'ho trovato! ... Starbucks!!! A appena cento metri da scuola! Questa si' che è una scoperta gente. Una bella Mocha (caffè espresso, latte al cioccolato e panna montata) mi ha notevolmente rimontato il morale ;)
Ora son qui, al cyber, che aspetto le 17 per poter andare alla lezione di italiano. Si' gente, sette ore di buca tra una lezione e l'altra, senza nemmeno avere la possibilità di tornare a casa a riposarmi o a farmi un quartin di cavoli mia... Comunque sia, se ne avro' voglia, durante questa lunga e interminabile attesa forse andro' a cercare una banca per aprire un conto, che, se non lo sapete, qui in Francia senza un conto francese, non si compiccia un bel niente.
Ma vabbuo'... veniamo a considerazioi più divaganti. Ieri sera mi sono comprata una bella pizza Buitoni surgelata e me la sono riscaldata tranquillamente. Che sapete perchè? Perchè la sera prima la grande bastarda ha allegramente deciso che lei non aveva fame e che quindi io e sua figlia di sette anni dovevamo andare a letto alle otto di sera. Senza cena. E senza poter guardare la tv. Io ormai sono cosi' incazzosa che nemmeno le rispondo più, senno' poi succede na caciara e mi sbatte davvero fuori casa... Comunque, grazie alla pizza surgelata di ieri sera gliel'ho tirato in c**o... Tiè!
Ho pero' fatto un passo falso ieri sera... Mi sono scolata un litro e mezzo di coca cola prima di andare a letto. Risultato: non riuscivo ad addormentarmi, o tantomeno a stare ferma nel letto. Conseguenza: ho fatto la lista di coloro che riceveranno una copia omaggio del racconto che ho scritto con Thirrin.
Prima tra tutti: la mia professoressa di italiano delle medie (se nel frattempo non è morta e se riesco a ritrovare l'indirizzo). In prima media mi disse che parlavo "come una barrocciaia che scendeva dai monti per portare l'acqua" (citazione esatta), poi in terza media mi disse che si era ricreduta, e mi consiglio' pure di scegliere il tema libero per l'esame perchè "in quello sei più brava". Diciamo che queste poche parole furono il primo incoraggiamento che ricevetti per scrivere.
Secondo: il mio professore di italiano a Dakar. Mi sta simpatico quell'uomo, quindi gliene mando volentieri una copia ;)
Lo zio "Pappa": zio di mio padre, è l'unico che mi sta simpatico e che quando sono in Italia mi tlefona per sapere come sto. Quindi, tanto per ringraziarlo, una copia se la merita :)
Segue poi una lunga lista di biblioteche e librerie dove proporre a conoscenze (nevvero Simona???) magari di ordinare un paio di copie e venderle... Tanto per non limitarci a Toscana e Sicilia, insomma!
Passando ancora ad altro, il 30 ottobre avrei dovuto prendere l'aereo e tornarmene in patria per le vacanze dei morti. Ma, e dico bene ma, devo consegnare una relazione sui proverbi nel libro che abbiamo appena letto per il corso di stamani, e quindi dovro' rimandare di un giorno o due... Che biglie...
Cos'altro...sapevate che le università francesi (o almeno cosi' fanno a Paris III) i manuali sono distribuiti dall'università a ogni semestre e sono totalmente gratuiti? E' vero che sono fotocopie di pagine di libri antichi (per esempio per il corso di storia del libro), o pagine con innumerevoli esercizi (come per linguistica), ma sono gratis e pesano poco!
Giusto un'ultima cosa... Questa cosa dei libri mi piace parecchio... Starei pensando di cercare lavoro nel mondo dell'editoria... Ma è solo un pensiero di prima mattina...
9
commenti

lunedì 6 ottobre 2008

Ho le batterie a zero

Sono stressata senza potermi calmare un solo istante. Sono nervosa per gli studi, sono nervosa per la casa, per i soldi, e ora ci si mette pure sta donna a farmi na parte di merda perchè ieri sera ho guardato CSI invece di studiare (che ho studiato come na matta per tutto il fine settimena), o che ieri non ho fatto la doccia (non c'era acqua calda, la sfido a farsi la doccia con l'acqua gelata e soli 5° nel bagno), o che dovrei trovarmi un lavoro perchè "tuo padre ti campa, ma io ho fatto tutto da sola". Ma m'importa na sega. Scusate il linguaggio ma qui non ho nessuno con cui sfogarmi e questo blog è restato il mio unico mezzo di comunicazione da due settimane a questa parte... Dice se vuoi fare una lavatrice ti faccio vedere dove tengo il detersivo. E grazie per avermelo detto dopo due settimane che sono qui, se ti peso basta dirlo. In ogni caso non intendo certo aspettare ancora tanto prima di andarmene, saro' anche una ragazzina viziata, ma figurati se voglio restare intrappolata tra quattro mura insieme a te che mi prendi per la tua domestica.
Ma che, solo perchè non mi vedi studiare credi che non lo faccia? Passo due ore al giorno sul treno che mi porta all'università e poi a casa, sai quanti compiti ti faccio in quelle due ore????? Dice che pure lei è stata una studente, che bisogna battersi, che non è facile essere da soli e senza la famiglia. E lo dice lei che viveva con la sorella e il fratello, io che sono qui da sola come un cane allora che dovrei fare? Tagliarmi le vene per l'impossibilità della situazione?
Poi mi fa "lo vedi in che stato è il tuo letto?". Lo guardo: perfettamente rifatto, con una cartellina sopra e il mio astuccio, oltre al pigiama. "E' in disprdine". Tu non hai idea di cosa sia il disordine, è per rispetto che rifaccio il letto tutti i giorni, non certo perchè mi piaccia perdere l'autobus tutte le mattine per rifarlo...
Mamma sei avvertita: ti do' due settimane ancora, poi mi tolgo di culo e vado ad abitare anche per davvero sotto un ponte, non me ne puo' fregare di meno, qui non ci resto ancora per più di due settimane. Che le cose siano ben chiare.

P.S. sono arrivati persino a staccarmi i fili del modem dal computer, e far passare la mancanza di internet per un problema della compagnia... ci sono cascata per 3 giorni, ma oggi li ho scoperti... tiè! ADESSO E' GUERRA!
10
commenti

giovedì 2 ottobre 2008

Scrivere? Argomento tabù!

La mia riflessione nasce da tutto un insieme... Il racconto scritto con Thirrin che sta per essere pubblicato, la mia voglia matta di diventare scrittrice, l'inizio dell'università... Pensateci bene: quante maestre chiedono ai loro alunni se vogliono diventare pompieri, avvocati, professori, dottori, calciatori, vallette, gabibbi, addestratori di ippopotami, netturbini... ma non ho mai saputo di una maestra che abbia chiesto alla classe se qualcuno desidera diventare scrittore, poeta, sceneggiatore... O tanto meno sentito un bambino dire "io da grande voglio scrivere tanti libri come *********".
Rifletteteci bene, voi, aspiranti (chi più e chi meno) scrittori. Quanti sanno della vostra/nostra passione? Quanti hanno fatto una faccia stralupata quando avete confessato di voler scrivere? Quanti di voi non lo hanno detto a nessuno?
Io, personalmente, l'ho detto a pochi e a punti. Mia mamma: informata quando le ho chiesto di partecipare a un concorso letterario a pago. La Deborah: non le nascondo mai niente. E voi: ovviamente leggendo questa sorta di "diario" non potete non esserne al corrente. Tutto qui, agli altri, quando mi chiedono cosa voglio fare da grande, rispondo sempre "la giornalista", che, anche se fondamentalmente è vero, non è tutta la verità.
Questa profonda riflessione nasce da una lezione che ho avuto ieri pomeriggio: leggere per scrivere. Letteralmente l'arte di saper leggere bene per poi poter scrivere bene. Se ci pensate bene, poi, non ci sono (almeno in Francia e in altri paesi europei) scuole per diventare scrittori. Ci sono università per gli avvocati, per i dottori, perfino per le estetiste, ma non per gli scrittori. Studiare letteratura è la cosa che ci si avvicina di più, dato che, a parer mio, chi sa leggere bene e capire bene un testo, è anche capace di riutilizzare quel che ha imparato per poter scrivere bene una qualsiasi cosa voglia scrivere. Mi sbaglio forse? Probabile, dato che non sono certo il genio di Aladino...
Comunque, pensate a quanta gente scrive racconti, romanzi, poemi o qualsiasi altra cosa, magari stampa tutto per poi rinchiudere quelle pagine in una cassetta di sicurezza (o comunque li nasconde al mondo). Quanti si vergognano di questa loro aspirazione? Troppi. E penso sia anche, e soprattutto, colpa della società. Ci insegnano fin da piccoli che diventare dottore ti permette di salvare tante vite umane, proprio come per fare il pompiere. L'avvocato difende gli innocienti e manda in galera i cattivi. L'insegnante istruisce le menti di domani... Ma lo scrittore? I più lo vedono come un buono a nulla che sta col naso all'aria tutto il giorno, mentre gli altri sudano sette camice per portarsi a casa un misero stipendio. Un po' come i giornalisti in effetti... non so decidere cosa sia peggio per la società... se essere scrittrice, o giornalista? In ogni caso io sto messa male XD
Tanto per concludere, che ne pensate voi? Perchè secondo voi non ci sono "scuole per scrittori", perchè è cosi' mal visto da tanti voler scrivere? Perchè in tante università insegnano a "leggere bene", ma non a "scrivere bene"?
Io ho finito con le domande... Sta a voi rispondere ;)
E tanto per restare in argomento "scrittura"... Vorrei dire una cosuccia a Thirrin: GRAZIE. Non solo perchè hai accettato di partecipare a quel concorso insieme a me, non solo perchè ti sei dedicata anima e corpo nella stesura del racconto, ma perchè lo stai anche curando nei minimi particolari, sempre con anima e corpo nonostante tu stia attraversando un periodo snervante. Ti garantisco che se fosse stato solo per me avrei abbandonato a nemmeno metà della storia, ma grazie a te non solo siamo arrivate a una "fine", ma abbiamo pure firmato un contratto e ci siamo appena messe d'accordo per tradurre tutto e inviare il racconto a Peter Jackson! Grazie davvero, socia! ^^
P.S. ho appena finito di leggere un libro "arturiano": Il cavaliere della carretta di Chretien de Troyes... mooolto carino, appassionante, nonostante l'ovvio scorrere della trama ;)
 

Copyright © 2010

Violite Acuta
| Blogger Templates by Splashy Templates | Free PSD Design by Amuki